La voce cult radiofonica di “Per Voi Giovani” degli Anni ’70, si ri-colloca su un nuovo tavolo da gioco, tutto dedicato alla comunicazione glocal, con la sua Web Radio Hub
MEDITERRANEA
Una nuova cittadinanza si staglierà nella grande rete globale del web. Infatti nelle prossime ore, un nuovo “nodo-indirizzo” sarà occupato da colui che partecipò ad uno dei programmi RAI più in voga degli anni ’60 e ’70; da colui che ha condiviso insieme ad un’intera generazione di autori e conduttori la nascita di una nuova città immaginaria, costruita attraverso la diffusione della musica internazionale, frutto della grande innovazione tecnologica ed immateriale, imperante in un periodo di globalizzazione emergente.
Raffaele Cascone, a quei tempi, era un giovane nomade napoletano che viaggiava lungo tutte le strade del mondo, partecipava alla mossa aziendalista, poi concentratasi nel programma Radio Rai “Per Voi Giovani”, condotto all’inizio dal suo ideatore Renzo Arbore, a partire dalla metà del ’66, fino alla sua chiusura il 31 Luglio 1975 e la fece insieme a tutta una generazione di conduttori radiofonici, come Paolo Giaccio, Carlo Massarini, Mario Luzzato Fegiz, Fiorella Gentile, Teresa Piazza e Mariù Safier, Claudio Rocchi ed Eugenio Finardi.
“Per Voi Giovani” era praticamente una delle pochissime trasmissioni, se non l’unica, attraverso cui si potevano sfondare i propri confini dell’abitare, ascoltando musica internazionale, poi amplificata da “Bandiera Gialla” condotta da Arbore e Boncompagni.
Oggi nel grande mondo dell’esperienza musicale nulla è come prima. In quest’ultimi anni la musica ha rotto completamente le sue relazioni con il territorio entro cui, qualche anno prima, veniva concepita e consumata. Oggi, una nuova grande colonna sonora soffia e si adagia sulla crosta fisica del nostro pianeta attraverso la grande rete delle app messe a nostra disposizione: Spotify, Youtube Music + Vevo, Shazam, Xbox Music, Google Play Music, Deezer, SoundCloud, Musixmatch, Tidal, Bandsintown ecc.
In qualsiasi “ora” della giornata, in qualsiasi “luogo” del pianeta, si può attingere alla vastissima biblioteca e memoria della produzione e consumo musicale dell’intera umanità, confermando ancora di più come la musica abbia avuto sempre una funzione di rottura rispetto alle storiche relazioni spazio-tempo vissute sul proprio territorio, al punto tale che oggi possiamo produrre-consumare-distribuire musica senza nessun vincolo dal luogo in cui tutto ciò viene fatto. Ad esempio un’app come Radio Garden ci ripropone tutto intero questo fenomeno e ci spinge ad interrogarci “quanto” di questa relazione, tra musica e territorio, possa ancora esistere.
Infatti Radio Garden è il nostro moderno tappeto volante che ci permette di volare sulla nostra luminosa superficie planetaria, calare sui luoghi più sperduti della terra e nello stesso tempo zoomare sui più intricati labirinti metropolitani urbani. La possibilità per fare tutto ciò ci viene offerta dalla presenza dalle “radio locali” distribuite su tutta la superficie del globo, essere da loro ospitati per il “tempo” che vogliamo senza nessun vincolo e cosa fondamentale anche gratis. Sembra proprio di vivere l’esperienza di un volo, scendere “lì” dove decidiamo di farlo e poi entrare nelle case, nelle città, messe a nostra disposizione. Il medium è la musica che mentre si distacca dal suo storico grembo, nello stesso tempo delega, alle nuove forme della contemporaneità, un nuovo modo di viaggiare, in tempo reale ed avulsi da qualsiasi vincolo (ubiquitous computing). Forse è intorno alla musica che possiamo riannodare un nuovo modo di narrare il mondo, di viverlo e consumarlo?
Ecco, Raffaele Cascone si riposiziona all’interno di questo nuovo scenario. Ritornato a Napoli da qualche mese, collocatosi sul suo roof postmetropolitano di Via Cilea, ha deciso di riannodare i fili della sua esperienza personale, innanzitutto come “psicoterapeuta sistemico” e familiare ed esperto di discipline legate alle pratiche di “psicoterapia sistemica relazionale”, nonché come grande esperto dello storytelling urbano-musicale italiano ed internazionale (drcascone@gmail.com / https://unipa.academia.edu/RaffaeleCascone). Costruisce la sua discesa in campo, rimescolando tutto il suo patrimonio conoscitivo e professionale, con una coraggiosa mossa del cavallo, consistente nella messa in onda di questo nuovo strumento comunicazionale, posizionandosi all’incrocio dei flussi euro-mediterranei vaganti per il mondo, per farne strumenti di dialogo e confronto musicale, scientifico-culturale, innanzitutto nell’intero occidente, per valutarne il suo grado qualitativo d’implosione e compatibilità relazionale.
“…La nuova “way of life” all’inizio del terzo millennio è tutt’altro che esaurita: essa continua a dilagare e a penetrare nei luoghi più remoti, misteriosamente irrangiungibile dal nuovo capitalismo finanziario, dal meccanicismo e dal cretinismo mediatico. La sua forza con il suo potere creativo è superiore a quella del passato perché oggi è consapevole di sé stessa. I suoi canali di diffusione erano e rimangono sotterranei, imprevedibili, impalpabili, extra mediatici. Sono le prime avvisaglie di un futuro del Mediterraneo, più prossimo di quanto possiamo immaginare, nel segno dell’arte, della cultura, della bellezza, della poetica delle relazioni, dell’etica e della creolizzazione che proprio e soprattutto gli anti-conformisti, quelle “minoranze protagoniste” stanno da sempre contribuendo a determinare…”, sono parole di Raffaele Cascone riprese da “Le Marginalita’ Protagoniste”, ispirate dal grande filosofo, fondatore della civiltà occidentale, Platone in la Repubblica:
“Quando i modi della musica cambiano,
le leggi della città si trasformano”.
Quindi non bisogna cadere nell’inganno preparatoci da Raffaele Cascone, l’eco della sua esperienza ci dice che forse parleremo ancora di musica, di tendenze, di nuovi fermenti sociali, invece bisogna avere alte le antenne, cercare di capire cosa si vuole veicolare attraverso questa nuova iniziativa, quali sfondamenti di significati si vogliono mettere in gioco, quali nuovi terreni si vogliono praticare. Forse è il caso di osservare attentamente questa “mossa del cavallo”, messa in atto attraverso la fusione tra diversi medium, radio, web, social, tv ecc. Potrà sembrare una semplice sovrapposizione tra diversi strumenti e linguaggi, una sorta di creolizzazione tecnologica, oppure la costruzione di una nuova forma di cittadinanza nell’attuale “forma mondo”? Cosa ancora più importante è che questa mossa viene messa in pratica dalla nostra città, da un napoletano, quale è sempre Raffaele Cascone ed allora vi sembrerà chiaro che da questa nuova avventura ci verranno suggerite nuove categorie, nuove forme di “experience”, anticipatrici del nuovo “tempo” che velocemente incombe sulle nostre precarie vite.
Pertanto auguriamo a Raffaele Cascone innanzitutto buon lavoro, noi di Time Experience ci impegniamo ad ascoltarlo, per scoprire nuovi angoli o vecchi arnesi, arsi ancora dal fuoco vivo della nostra passione e memoria tecnologica.
Buon Viaggio con